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LE CAUSE DEL SOVRAINDEBITAMENTO

Il perdurare della pandemia ha incrementato il numero delle famiglie italiane in difficoltà economica. Quasi un nucleo su tre, infatti, ha visto peggiorare nel 2021 la propria situazione finanziaria. 

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Molti studi hanno approfondito le cause del sovraindebitamento: sono interessanti, ai fini del nostro punto di osservazione, i dati che emergono dalle richieste di accesso al Fondo Antiusura, resi noti da Confidi, fondazioni e associazioni che lo gestiscono, accreditati dal MEF. Oltre un terzo delle famiglie richiedenti lamenta la perdita del posto di lavoro oppure una diminuzione del reddito, mentre una quota rilevante, pari al 13% circa, si è impoverita a causa della separazione o divorzio: situazioni che sono evidentemente in relazione con l’insufficiente supporto fornito dallo Stato attraverso gli strumenti di welfare, che ad esempio lasciano interamente sulle spalle delle famiglie il problema abitativo.

 

Quasi il 15% dei richiedenti dichiarano di essere caduti in situazione di indebitamento a causa di spese sanitarie e assistenziali: la malattia acuta o cronica e la non autosufficienza di un membro della famiglia, purtroppo, comportano costi proibitivi per le famiglie meno abbienti, se i servizi erogati dal SSN e dai comuni non riescono a garantire le prestazioni necessarie: a volte è a rischio la stessa possibilità di accesso alle cure, una situazione che viene definita di “povertà sanitaria”. Rappresentano una minoranza dei casi le situazioni di sovraindebitamento dovute a qualche forma di dipendenza (stupefacenti, gioco d’azzardo patologico, shopping compulsivo) o alla sopravvalutazione della capacità di reddito (spese poco oculate ed eccessive), circostanze in cui certamente una guida alla gestione accorta e responsabile del bilancio familiare e, per il problema delle dipendenze, il ricorso al supporto dei servizi socio-assistenziali, avrebbero potuto aiutare a prevenire il problema.

 

In generale, questo tipo di causa viene in qualche misura sottostimata, per la reticenza degli interessati ad ammettere una responsabilità nel determinarsi della situazione e per la tendenza ad attribuire a fattori esterni il verificarsi della condizione di sovraindebitamento. Può darsi anche che vi sia il timore di un diniego dell’accesso al fondo, se si viene riconosciuti in qualche modo “colpevoli” dell’indebitamento, una valutazione che non risulta invece essere fra i criteri utilizzati nelle procedure di istruttoria. 

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Il sovraindebitamento in quasi un quarto dei casi interessa lavoratori stabili e pensionati, che possono scivolare nella morsa dei debiti per una gestione poco accorta delle entrate e delle uscite (frequentemente, per aver sottostimato le uscite straordinarie o quelle a periodicità pluriennale, come la sostituzione di un’autovettura, o il guasto di un impianto domestico) o per insufficienza “tout court” del reddito rispetto al fabbisogno, un caso che interessa spesso le famiglie monoreddito, i lavoratori precari e sottopagati, i nuclei numerosi. 

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Nella maggior parte dei casi, comunque, più fattori concomitanti concorrono all’insorgere del problema ed è quasi sempre presente un fattore di vulnerabilità specifico: la mancanza di educazione finanziaria. Altra concausa specifica è la ridondante offerta di credito al consumo, che viene reso fin troppo facilmente accessibile anche a chi già è titolare di posizioni debitorie importanti: il commercio al dettaglio e persino i servizi (dalle cure mediche a quelle estetiche, ai veterinari…) sollecitano l’acquisto a rate e lo incoraggiano con offerte dedicate, soprattutto a causa delle commissioni che riscuotono dai soggetti erogatori dei finanziamenti. 

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Comprendere le cause è importante: per tutti i soggetti che si occupano della definizione di politiche e strumenti a livello istituzionale, per coloro che si occupano di offrire assistenza alle famiglie in situazione di sovraindebitamento, ma anche per i consumatori stessi, che nel comprendere i meccanismi e le scelte che hanno determinato quella spirale negativa, acquisiscono consapevolezza e adottano strumenti di correzione e programmazione idonei. 

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Il nostro progetto ha l’obiettivo di suscitare dialogo e collaborazione fra gli operatori e gli esperti, e soprattutto di informare, assistere ed accompagnare i consumatori e le piccole imprese nel percorso di uscita  dal sovraindebitamento, offrendo servizi di ascolto, informazione ed educazione finanziaria, consulenza specifica (legale, finanziaria, di gestione del budget ecc.). 

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